Il giorno successivo alla sanzione Uefa al presidente federale Carlo Tavecchio, anche in Piemonte si assiste ad una punizione esemplare per una frase di stampo razzista. Nel comunicato ufficiale del Comitato regionale piemontese e valdostano, il giudice sportivo dei dilettanti non è stato tenero con il centrocampista del Trofarello Dario Scozzafava, fermato per 10 turni per comportamento discriminatorio nei confronti di un giocatore avversario di colore, al quale «rivolgeva una espressione dal grave contenuto razzista».
È stata presentata questa mattina da Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, e da Giovanni Maria Ferraris, assessore allo Sport della Regione Piemonte, l’azione “Lo sport nella Rete”. Si tratta di un’iniziativa che si inserisce nel progetto “Piemonte contro le discriminazioni” (capofila: Regione Piemonte, partner: IRES Piemonte, EnAIP Piemonte, Casa di Carità Arti e Mestieri e UISP – Comitato di Torino, finanziato nell’ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020. Annualità 2016-2018), che ha come obiettivo la promozione della parità di trattamento e la prevenzione delle discriminazioni razziali nei confronti dei cittadini e delle cittadine dei Paesi Terzi. “Lo sport nella Rete”, inoltre, rientra nel quadro più generale di attività di promozione dei diritti e lotta contro le discriminazioni portate avanti dalla Regione in collaborazione con soggetti pubblici e privati.
È stata presentata questa mattina da Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, e da Giovanni Maria Ferraris, assessore allo Sport della Regione Piemonte, l’azione “Lo sport nella Rete”. Si tratta di un’iniziativa che si inserisce nel progetto “Piemonte contro le discriminazioni” (capofila: Regione Piemonte, partner: IRES Piemonte, EnAIP Piemonte, Casa di Carità Arti e Mestieri e UISP – Comitato di Torino, finanziato nell’ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020. Annualità 2016-2018), che ha come obiettivo la promozione della parità di trattamento e la prevenzione delle discriminazioni razziali nei confronti dei cittadini e delle cittadine dei Paesi Terzi. “Lo sport nella Rete”, inoltre, rientra nel quadro più generale di attività di promozione dei diritti e lotta contro le discriminazioni portate avanti dalla Regione in collaborazione con soggetti pubblici e privati.
Nell’ambito del progetto FAMI “Piemonte contro le discriminazioni” (capofila: Regione Piemonte, partner: IRES Piemonte, EnAIP Piemonte, Casa di Carità Arti e Mestieri e UISP – Comitato di Torino), è organizzata l’azione “Lo sport nella Rete”. Si tratta di laboratori di aggiornamento sulla promozione di una cultura di prevenzione e contrasto delle discriminazioni rivolti ad operatrici e operatori pubblici e privati del settore sportivo che entrano in contatto con cittadine e cittadini stranieri. L’attività viene erogata da UISP Torino su tutto il territorio piemontese.