E' stato pubblicato il bando Unar dedicato alla selezione di progetti per l’istituzione o il rafforzamento di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, con scadenza 17 settembre 2024. ATTENZIONE: con decreto direttoriale del 3 settembre 2024 è stata disposta la proroga del termine di scadenza al 30 settembre 2024.
In sintesi, il bando prevede due linee di finanziamento:
Linea a) Centri antidiscriminazioni: l’istituzione o il rafforzamento di Centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, ossia strutture operative per attività di supporto e assistenza legale, sanitaria, psicologica, di consulenza e orientamento alle persone LGBT+ vittime di discriminazione.
Linea b) Centri con accoglienza residenziale: il rafforzamento di Centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere con adeguate condizioni di alloggio e di vitto, ossia strutture residenziali per persone LGBT+ che si trovino in condizioni di vulnerabilità, in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento.
Con il precedente bando risalente al 2021, in Piemonte furono finanziati 2 progetti: Porto Sicuro sulla linea A (capofila Arcigay Torino, di cui il Nodo metropolitano di Torino è stato partner) e To Housing (capofila Quore) sulla linea B, entrambi sul territorio torinese.
L'attuale bando prevede la possibilità di partecipare sia per rafforzare i Centri già esistenti sia per istituire nuovi Centri. Di seguito una sintesi delle principali informazioni inerenti la Linea a):
Soggetti proponenti: enti locali e associazioni lgbtq+ (si veda il bando per i dettagli)
Durata: 18 mesi
Budget: totale disponibile sulla Linea A 4.000.000 €, max 100.000 a progetto
Cofinanziamento: minimo 10% del costo totale del progetto, apportato tutto da un unico soggetto (capofila o partner) oppure ripartito
Oggetto: istituzione o rafforzamento di Centri contro le discriminazioni ossia sedi operative per attività finalizzate a contrastare le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, facilmente accessibili e aperte almeno 5 giorni su 7, con linea telefonica attiva 24 h su 24, anche mediante segreteria telefonica o messaggistica;
Tipologie/ambiti di attività: ascolto mediante colloqui telefonici; supporto psicologico; supporto legale; supporto sanitario; mediazione sociale; orientamento al lavoro con previsione di corsi di in/formazione, consulenza e orientamento per l’inserimento lavorativo; orientamento all’autonomia abitativa; adeguata pubblicizzazione della struttura e del servizio; garanzia di competenza degli operatori sulla tematica della violenza e discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.