La Commissione invita gli Stati membri a utilizzare al massimo tutti gli strumenti a loro disposizione, in particolare i finanziamenti disponibili nell'ambito del prossimo bilancio a lungo termine dell'UE e dello strumento Next Generation EU; garantirà che gli Stati membri attuino pienamente le pertinenti norme dell'UE e, se necessario, rafforzino ulteriormente il quadro giuridico. Il piano d'azione riunisce i soggetti coinvolti a tutti i livelli per combattere più efficacemente il razzismo in Europa, anche attraverso l'adozione di piani d'azione nazionali.
Il piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025 prevede una serie di azioni per combattere il razzismo attraverso la legislazione dell'UE, ma anche con altri mezzi, ovvero, mediante la collaborazione con gli Stati membri, comprese le autorità di contrasto nazionali, i media e la società civile, mediante un uso ottimale degli strumenti dell'UE, sia esistenti che futuri, e mediante il ricorso alle risorse umane della Commissione.
Il piano d'azione prevede, tra l'altro, quanto segue:
• una migliore applicazione del diritto dell'UE: l'UE dispone di un solido quadro giuridico per combattere la discriminazione, il razzismo e la xenofobia, ma vi è una chiara necessità di rivedere tale quadro e individuare eventuali lacune da colmare. Nel 2021 la Commissione presenterà una relazione sull'applicazione della direttiva sull'uguaglianza razziale cui entro il 2022 faranno seguito eventuali atti legislativi. La Commissione garantirà inoltre il pieno e corretto recepimento e l'attuazione della decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia, anche mediante procedure d'infrazione.
• un coordinamento più stretto: la Commissione nominerà un coordinatore antirazzismo e avvierà un dialogo regolare con i portatori di interessi, che avrà luogo almeno due volte l'anno. Il coordinatore sarà in stretto contatto con persone appartenenti a minoranze razziali o etniche e interagirà con gli Stati membri, il Parlamento europeo, la società civile, il mondo accademico e la Commissione per rafforzare le risposte politiche in materia di antirazzismo.
• un'attività di polizia e una protezione eque: con il sostegno delle agenzie dell'UE, quali l'Agenzia per i diritti fondamentali (FRA) e l'Agenzia per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL), gli Stati membri sono incoraggiati a intensificare gli sforzi per prevenire atteggiamenti discriminatori da parte delle autorità di contrasto e a rafforzare la credibilità dell'attività di contrasto contro i reati generati dall'odio.
• un'azione rafforzata a livello nazionale: gli Stati membri sono incoraggiati ad adottare piani d'azione nazionali contro il razzismo e la discriminazione razziale entro la fine del 2022. Entro la fine del 2021 la Commissione, in collaborazione con esperti nazionali, definirà i principi fondamentali per elaborare piani d'azione nazionali efficaci e presenterà una prima relazione sui progressi compiuti entro la fine del 2023.
• più diversità tra il personale dell'UE: la Commissione adotterà misure a livello di assunzione e selezione che migliorino notevolmente la rappresentatività del suo personale; altre istituzioni dell'UE sono invitate a intraprendere iniziative analoghe.
Altre misure menzionate nel piano d'azione riguardano: la sensibilizzazione e la lotta agli stereotipi razziali ed etnici attraverso i media, l'istruzione, la cultura e lo sport e una migliore raccolta di dati disaggregati per origine razziale o etnica. Inoltre la Commissione designerà ogni anno una o più capitali europee dell'inclusione e della diversità e organizzerà un vertice contro il razzismo nella primavera del 2021.
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Un'Unione dell'uguaglianza: il piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025
Bruxelles, 18.9.2020
COM(2020) 565 final