Il rifiuto contrasta con un parere del ministero di Giustizia elaborato su sollecito del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti proprio su richiesta di Ansi e reso pubblico nel marzo 2014. Il ministero aveva affermato che la norma contenuta nell’art. 3 della legge sulla Stampa “nella parte in cui richiede che il direttore responsabile di una testata possa essere solo un cittadino italiano, sia stata abrogata (per incompatibilità) con il d.lgs 286/98”.
Anche l’UNAR aveva ugualmente definito discriminatoria la previsione del requisito di cittadinanza italiana per i direttori responsabili di testate giornalistiche nel settembre 2011.
Maggiori informazioni sono disponibili nel sito dell'ASGI.