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E' stato prorogato al 10 settembre 2024 il termine per partecipare all' "Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di interventi ed iniziative connessi all'attuazione del Piano per l'Invecchiamento attivo (1/2024)".

Beneficiari: l'avviso è rivolto a Comuni con almeno 5.000 abitanti, Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, Enti del Terzo Settore e Enti associativi diversi operanti in Piemonte.

Risorse: € 1.111.226,75 così suddivisi: € 611.226,75 per progetti presentati da Enti pubblici (massimo €30.000 a progetto) e € 500.000,00 per pogetti presentati da Enti privati (massimo €20.000 a progetto).

Cofinanziamento: per i progetti presentati da Enti pubblici 30% del costo totale del progetto; per i progetti presentati da Enti privati 10% del costo totale del progetto.

Durata: i progetti dovranno terminare entro il 30 settembre 2025.

L'Avviso intende finanziare progetti in favore della popolazione anziana che prevedano azioni volte a:

  • intervenire nell’ambito della formazione permanente agli anziani;
  • attivare e sostenere percorsi di salute attraverso l’educazione e la diffusione di stili di vita sani, della corretta alimentazione e dell’attività motoria e fisica nonché di screening sanitari dedicati;
  • promuovere e stimolare la partecipazione, l’impegno civico e un ruolo attivo delle persone anziane;
  • favorire la vita indipendente e la sicurezza 
  • garantire la possibilità di viaggiare in modo autonomo e con servizi accessibili e adeguati;
  • favorire l’accesso e la fruizione culturale;
  • sostenere e promuovere il permanere a domicilio della persona anziana ed il lavoro di cura dei familiari.

Il testo dell'avviso e la relativa modulistica sono disponibili sul sito della Regione Piemonte..

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Fino al 29 dicembre sarà possibile partecipare all' "Avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse finalizzate alla presentazione di progetti in materia di Invecchiamento Attivo".

L'avviso è finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse da parte dei Comuni piemontesi, degli Enti del Terzo Settore e di Enti associativi diversi operanti in Piemonte, interessati a proporre la realizzazione di interventi connessi all’attuazione del Piano per l’Invecchiamento Attivo 2022 - 2024, in attesa della sua approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale. Le adesioni alla manifestazione di interesse costituiranno una mera proposta e indicazione circa la volontà di partecipazione al bando, che sarà successivamente emesso dal competente Settore regionale, a seguito dell’approvazione definitiva del Piano.

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E' stato presento oggi pomeriggio a Roma, presso il Villaggio Antidiscriminazione allestito dall'UNAR in occasione dell'iniziativa europea “Shaping the future of Equality policies in the EU” , il Fondo di solidarietà per la tutela giurisdizionale delle vittime di discriminazione, istituito dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e gestito in collaborazione dal Consiglio Nazionale Forense e dall’UNAR.

Il Fondo - che ha una dotazione pari a 200.000 euro - consente alle vittime di discriminazione per motivi di razza o origine etnica, religione, convinzioni personali, età, disabilità, orientamento sessuale e identità di  genere, di accedere alla tutela giurisdizionale grazie all'anticipazione delle spese legali che saranno restituite, attraverso un meccanismo di rotazione, in caso di sentenza favorevole.

Le domande, che potranno essere presentate anche dalle associazioni titolari della legittimazione processuale (non più di tre nel corso dell’anno), dovranno essere inoltrate al Consiglio Nazionale Forense. Un comitato di gestione paritetico deciderà sull’assegnazione del beneficio. Non può accedervi chi già gode del patrocinio a spese dello Stato.

Il Regolamento, la brochure di presentazione e il fac simile della domanda di ammissione al Fondo sono pubblicati sui siti dell'UNAR e del Consiglio Nazionale Forense.

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L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) e Telecom Italia insieme per la realizzazione del video “Perché sei diverso?”. E’ stato presentato nel corso del Summit europeo sull’uguaglianza, che si è concluso venerdì scorso a Roma, il video realizzato congiuntamente per promuovere una campagna nazionale sulla promozione della diversità nei luoghi di lavoro.

”Al centro della campagna l’inclusione e la valorizzazione di tutte le diversità” – ha affermato Marco De Giorgi, direttore generale dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri – “perché ogni persona, in qualunque contesto, possa sentirsi libera di esprimersi, di mettere in circolo tutte le sue energie, senza preoccuparsi di proteggersi o nascondersi per i propri aspetti identitari”.

 

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"Vorrà dire che non tutto il male viene per nuocere se l'aggressione omofoba subita dal giovane ragazzo torinese servirà a compattare tutte le forze politiche per approvare al più presto in Consiglio regionale la bozza di proposta di legge contro ogni forma di discriminazione e per la parità di trattamento nelle materie di competenza regionale che ho presentato in Giunta e che è stata condivisa dai miei colleghi" - così Monica Cerutti, assessora ai Diritti della Regione Piemonte, ha accolto l'invito del sindaco di Torino, Piero Fassino, a lavorare per "compiere scelte irreversibili di civiltà e libertà".

L'assessorato ai Diritti in accordo con la Giunta regionale sta definendo lo schema del disegno di legge "Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale". Nei prossimi giorni la bozza sarà sottoposta a un procedimento di consultazione online volta a recepire i suggerimenti e le proposte di associazioni e soggetti interessati.

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Entra oggi in vigore la Legge regionale n. 5 del 23 marzo 2016Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale”, adottata dal Consiglio regionale su proposta dell'Assessora Monica Cerutti. Con tale strumento, la Regione Piemonte si dota di una legge quadro che fissa le norme generali in materia. Come previsto dall’articolo 18, entro sei mesi verranno emanati i regolamenti attuativi, che renderanno operativi i principi generali ispiratori della legge.

La legge, composta da 19 articoli, fissa alcuni criteri generali che si riferiscono alla parità di trattamento tra le persone e al divieto di ogni forma di discriminazione nelle materie di competenza regionale, e in particolare: salute, prestazioni sanitarie, politiche sociali, diritto alla casa, formazione professionale, istruzione, lavoro, attività sportive, ricreative, culturali, trasporti, comunicazione, parità di accesso alle cariche elettive.

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