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“Maternità e lavoro femminile. Stereotipi e nuovi paradigmi”: questo il titolo del convegno organizzato dalla SNA – Scuola Nazionale dell’Amministrazione unitamente al Dipartimento per le Pari Opportunità e al Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si terrà il prossimo 26 novembre a Roma.

L’incontro, che avrà inizio alle ore 10 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (via Santa Maria in Via, 37), intende spazzare via antichi stereotipi e offrire nuovi argomenti e paradigmi affinché l’esperienza della maternità, e più in generale della genitorialità, non sia più vissuta come discriminatoria nel mondo del lavoro ma, al contrario, come un prezioso valore aggiunto e un elemento di sviluppo delle competenze manageriali, fonte di arricchimento per la società e le organizzazioni.

I lavori si concluderanno con un intervento dell’On.Giovanna Martelli, Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità.

Per partecipare si prega di compilare il form online.

Fonte: UNAR

Per l’Europa una legge nazionale che pone il limite dell’età massima di 30 anni per l’assunzione degli agenti della polizia locale è illegittima. Lo ha deciso la Corte Ue, sentenza nella causa C-416/13, bocciando la legge del principato delle Asturie. Nella causa si è costituito anche il governo italiano.

La direttiva 2000/78/CE che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, al fine di combattere le svariate tipologie di discriminazione, vieta segnatamente, in materia d’impiego, ogni discriminazione direttamente o indirettamente fondata sull’età.

La Corte riconosce che la natura di talune funzioni degli agenti della polizia locale (vale a dire la protezione di persone e beni, la detenzione e custodia degli autori di atti criminosi e il pattugliamento a scopo preventivo) può richiedere un’idoneità fisica particolare. Ciò nondimeno, la Corte considera che nulla dimostra che le capacità fisiche particolari richieste per l’esercizio della funzione di agente della polizia locale siano necessariamente collegate ad una fascia di età determinata e non sussistano nelle persone che hanno superato una certa età. Di conseguenza, nulla consente di affermare che il legittimo obiettivo di garantire il carattere operativo e il buon funzionamento del corpo degli agenti della polizia locale richieda di mantenere una certa configurazione delle età al suo interno, imponendo quindi di assumere esclusivamente dipendenti con età inferiore ai 30 anni. Per tale motivo, il limite di età fissato dalla legge delle Asturie costituisce un requisito sproporzionato.

Fonte: UNAR

Il 22 novembre anche a Torino verranno ricordate e commemorate le vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender. Quest'anno il Coordinamento Torino Pride per celebrare il TDoR ha organizzato una marcia, Trans Freedom March, che si terrà sabato 22 novembre e partirà alle 16.30 da piazza Vittorio Veneto.

L'evento torinese è dedicato alla memoria di due donne trans precocemente scomparse che non hanno visti rispettati i loro diritti neppure nel momento della morte: Nicole e Valentina. La prima è stata seppellita dalla famiglia in abiti maschili; la seconda è stata ricordata sui manifesti funebri con il nome che aveva da uomo. Come denunciano il Coordinamento Torino Pride e il Coordinamento Trans Sylvia Rivera: "Neanche da morte hanno avuto diritto di essere ricordate per come si sentivano e come vivevano".

Alla conferenza stampa di presentazione della Trans Freedom March era presente anche l'assessora regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti che ha confermato il sostegno alla lotta per i diritti LGBTQI: "La Regione c'è e questo ormai dovrebbe essere un patrimonio acquisito e non una notizia. È arrivato il momento di mettere in campo delle azioni concrete ed è per questo che, tenendo conto della piattaforma annunciata durante la campagna elettorale, opereremo per garantire diritti a tutti, anche a chi oggi non li ha" - ha dichiarato.

Dal 24 al 30 novembre 2014 si svolgerà la Settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione, che coinvolge tutte le scuole di ogni ordine e grado in iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti, riguardanti la prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione. L’iniziativa è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), e dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Maggiori informazioni sulla Settimana sono disponibili qui.

Fonte: MIUR

 Lettera aperta a firma dell’On. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità, rivolta alle bambine ed ai bambini, ragazze e ragazzi

Cari tutti,

bambine e bambini, ragazze e ragazzi,

Vi scrivo oggi perché è una giornata speciale, dedicata a tutti Voi. Vi scrivo per ricordare insieme il 20 novembre del 1989, giorno in cui le Nazioni Unite hanno approvato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, un documento firmato da quasi tutti i Paesi del Mondo, che riconosce i Vostri diritti fondamentali e vuole proteggere l’infanzia e l’adolescenza da ogni forma di abuso e sopruso.

In seguito all’articolo “Il fenomeno gender” scritto dalla professoressa Cristina Zaccanti e pubblicato all'interno del bollettino parrocchiale di Rivarolo Canavese nello spazio dedicato alla rubrica “L’angolo della riflessione”, l’Assessora Regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti ha inviato una lettera don Raffaele Roffino, il parroco di Rivarolo. Il parroco aveva dichiarato che l'articolo di Cristina Zaccanti sull’omosessualità pubblicato sul bollettino parrocchiale doveva servire "a stimolare la discussione e il confronto” e se fossero arrivati altri articoli sul tema, anche in risposta a quello, sarebbero stati pubblicati. Di seguito la lettera inviata dall'assessora con la richiesta di pubblicazione nel prossimo bollettino parrocchiale.

 Il 28 novembre 2014 si è svolto a Roma Diversitalavoro, il Career Forum delle pari opportunità che dal 2007 favorisce l’incontro tra le aziende e le persone con disabilità, appartenenti alle categorie protette, di origine straniera e transgender per valutarne l’inserimento professionale e promuovere gli interventi di Diversity management nelle imprese.

Quest’anno l’evento – che si è tenuto per la prima volta presso la sede di Porta Futuro, il progetto della Provincia di Roma pensato proprio per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro – si è inserito nel programma della Employment Week del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Sono 11 le aziende che hanno partecipato a Diversitalavoro insieme con Baxter, sponsor e counselor della giornata: Allianz, American Express, Apple, Arval, BNP Paribas, BNL, Eni, Maire Tecnimont, Terna e Unicredit.

In Italia, secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, si stima che le persone con disabilità che vivono in famiglia siano circa 3,2 milioni, pari al 5,5% della popolazione di 6 anni e più, di cui oltre l’80% anziani e i due terzi donne. La presenza di una o più persone con disabilità in famiglia rappresenta una delle principali cause di impoverimento materiale e non solo.

Le persone con disabilità, in Italia e nel Mondo, subiscono ogni giorno discriminazione, pregiudizio e talvolta segregazione. Private di opportunità ed escluse dai loro diritti umani, le persone con disabilità vivono spesso una condizione di esclusione.

Per stimolare l’attenzione su questi temi, da alcuni anni si celebra il 3 dicembre la Giornata internazionale delle persone con disabilità.

Il divieto di discriminazione è posto a tutela della dignità umana e chi agisce per farlo valere non deve mai essere esposto al rischio di subire una vendetta o un danno, anche solo di immagine. Lo ha affermato il Tribunale di Vercelli che ha condannato l’ amministrazione di Varallo e i due politici Gianluca Buonanno e Eraldo Botta a risarcire il danno morale a due cittadini.

La vicenda conclusa oggi con la Ordinanza del Tribunale di Vercelli (giudice dott. Giuseppe Fiengo) viene da lontano e con alcuni grandi cartelli fatti affiggere dall’allora sindaco Buonanno all’ingresso del Comune di Varallo recanti il “divieto di accesso” per i “vu ‘cumpra’ ” e per chi indossa il burqa.

"Lunedì prossimo durante la riunione con i Presidenti di Provincia piemontesi proporrò il rinnovo del protocollo d'intesa che ha permesso la costituzione della Rete regionale contro le discriminazioni e che è in scadenza a fine mese. In questi anni il Gruppo di lavoro del Centro regionale contro le discriminazioni in Piemonte ha fatto un buon lavoro ed è nostro compito valorizzare e premiare i suoi sforzi" - con un gesto concreto l'assessora regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti ha voluto celebrare nella nostra regione la Giornata internazionale dei diritti umani.

La Rete regionale contro le discriminazioni nasce alla fine del 2011 quando viene sottoscritto il protocollo d'intesa tra la Regione e le Province piemontesi, le quali diventano i soggetti chiave con i quali agire per l'attivazione dei Nodi antidiscriminazioni. La Rete agisce nei casi di discriminazione di genere, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale. Tutto ciò si inserisce in un contesto più ampio che è quello della costituzione della Rete nazionale Antidiscriminazioni promossa dall'UNAR.