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L’Europa sulle discriminazioni della comunità Lgbt. Unar: moltissimi casi di violenza e molestie restano nel sommerso

Si è tenuto oggi al Ministero degli affari esteri il Meeting europeo dei focal point nazionali responsabili per le politiche di prevenzione e contrasto della discriminazione di cui sono vittime le persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali). L’incontro è stato organizzato dal Comitato diritti umani del Ministero degli esteri in collaborazione con l’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La protezione dei diritti Lgbt è parte della tutela dei diritti umani, ha sottolineato il Sottosegretario Della Vedova in apertura del Meeting europeo, ricordando la risoluzione approvata dal Consiglio dei diritti umani dalle Nazioni Unite nel settembre scorso. Una delle buone pratiche italiane presentate è stata illustrata da Ilda Curti, assessore del Comune di Torino e coordinatrice della Rete RE.A.DY, che riunisce Comuni, Province e Regioni in prima fila contro la discriminazione nei confronti delle persone Lgbti. La Rete sta supportando l’UNAR nella attuazione della Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere 2013 – 2015.

 

Curti ha dichiarato: “solo lavorando a livello locale riusciamo a raggiungere le vittime della discriminazione in prossimità territoriale, a raccogliere le istanze e portarle al Governo per chiedere un legislazione che sia idonea e al passo coi tempi”.

“Grazie alla collaborazione con la Rete degli enti locali ” – ha dichiarato Marco De Giorgi, direttore dell’ UNAR – “cerchiamo anche di favorire l’emersione dei casi di discriminazione che restano in gran parte nel sommerso, perché le vittime hanno paura a denunciare chi le discrimina, molesta o violenta per via del loro orientamento sessuale”.

Il Meeting è stato concluso dal Sottosegretario Scalfarotto, che ha partecipato giovedì scorso all’Equality Summit europeo nel corso del quale è stato presentato il testo della Dichiarazione di Roma “Uguaglianza e non Discriminazione” e annunciata la prossima legislazione in materia di unioni civili.

Fonte: UNAR